Nonostante il divieto statunitense sull’esportazione di chip avanzati verso la Cina, Nvidia ha trovato un modo per mantenere una presenza significativa nel mercato automobilistico cinese. Il ban imposto dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti riguarda specificamente processori AI come l’A100 e l’H100, utilizzati in applicazioni di intelligenza artificiale ad alta intensità di calcolo. Tuttavia, Nvidia ha continuato a vendere il suo sistema-on-chip DRIVE Orin, progettato per veicoli elettrici e autonomi, che è esente dalle restrizioni.
Il DRIVE Orin, capace di elaborare 254 trilioni di operazioni al secondo, è diventato un elemento essenziale per i produttori cinesi di veicoli elettrici come NIO, XPeng e BYD. Questi produttori hanno presentato modelli dotati di questa tecnologia durante il Guangzhou International Automobile Exhibition, evidenziando la crescente domanda nel settore.
Per sostenere questa espansione, Nvidia ha incrementato il suo personale in Cina, spinta da ricavi annuali superiori a un miliardo di dollari generati dalle vendite nel settore automotive. Questa strategia dimostra la capacità dell’azienda di adattarsi alle restrizioni normative, concentrandosi su segmenti di mercato meno regolamentati ma estremamente promettenti.
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