Le autorità di Singapore hanno recentemente incriminato tre uomini per frode, in relazione alla presunta vendita illegale di chip avanzati Nvidia, violando i controlli all’esportazione degli Stati Uniti. I sospettati, due cittadini singaporiani e un cittadino cinese, avrebbero esportato server contenenti questi chip verso la Malesia, sollevando preoccupazioni sul possibile aggiramento delle restrizioni tecnologiche imposte dagli Stati Uniti.

Il ministro degli Affari Interni e della Giustizia di Singapore, K Shanmugam, ha confermato che i server coinvolti potrebbero contenere chip Nvidia soggetti a controlli all’esportazione statunitensi. Questi server, forniti da Dell e Super Micro Computer, sono stati inizialmente consegnati a società con sede a Singapore prima di essere inviati in Malesia. Le autorità stanno attualmente indagando se la Malesia fosse la destinazione finale o se i server fossero destinati ad altri paesi.

Questo caso è parte di un’indagine più ampia che coinvolge 22 individui e aziende sospettate di rappresentazioni fraudolente, nel tentativo di tracciare il contrabbando organizzato di chip AI verso la Cina. Le preoccupazioni sono aumentate riguardo al fatto che l’azienda cinese DeepSeek potrebbe aver utilizzato chip avanzati la cui esportazione è proibita, sebbene la società affermi di aver acquisito legalmente i chip H800 e A100 di Nvidia nel 2023.

Le autorità di Singapore hanno effettuato perquisizioni in 22 località, arrestando nove persone e sequestrando documenti e registrazioni elettroniche. Sono state richieste ulteriori assistenze transfrontaliere per approfondire le indagini. Il caso è stato aggiornato a venerdì, con pene detentive potenziali fino a 20 anni per i condannati.

Questo incidente evidenzia le sfide nell’applicazione dei controlli all’esportazione e la complessità delle reti di intermediari che cercano di aggirare le restrizioni tecnologiche imposte dagli Stati Uniti. Nonostante gli sforzi delle autorità statunitensi ed europee per limitare l’accesso della Cina a semiconduttori avanzati, emergono reti sotterranee di broker che facilitano l’acquisizione di chip avanzati da parte di acquirenti cinesi, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza tecnologica e sulla competitività globale.

In risposta a queste preoccupazioni, il Ministero del Commercio e dell’Industria di Singapore ha dichiarato che le agenzie doganali e le forze dell’ordine continueranno a collaborare strettamente con le controparti statunitensi per garantire il rispetto dei controlli all’esportazione. Singapore ha sottolineato il suo impegno nel far rispettare i regimi di controllo delle esportazioni multilaterali e nel non tollerare inganni o dichiarazioni false.

Questo caso sottolinea l’importanza di una vigilanza continua e di una cooperazione internazionale per garantire che le tecnologie avanzate non cadano nelle mani sbagliate, compromettendo la sicurezza e la stabilità globali.