Quello che sta accadendo a SoftBank è il tipo di paradosso che piace tanto a Masayoshi Son: un impero costruito su una montagna di perdite che improvvisamente sembra risplendere grazie a un singolo asset capace di far dimenticare la matematica di base. La narrativa è perfetta per i mercati, che in questi giorni sembrano soffrire di un’amnesia selettiva: il Vision Fund 2 ha bruciato 22 miliardi di dollari in investimenti da incubo, ma basta pronunciare la parola “OpenAI” e all’improvviso le azioni SoftBank toccano il massimo storico. È la magia dell’intelligenza artificiale applicata non tanto ai modelli linguistici quanto al sentiment degli investitori.