Il Senato americano ha approvato una legge che obbliga produttori di chip per intelligenza artificiale avanzata come Nvidia e AMD a garantire priorità di fornitura alle aziende statunitensi prima di esportare in Cina.

“Oggi il Senato ha agito per assicurare che i clienti americani comprese le piccole imprese e le startup non siano costretti a fare la fila dietro ai giganti tecnologici cinesi quando acquistano i chip AI più recenti,”

Elizabeth Warren, co-sponsor democratica principale

Una decisione che accende la tensione tra protezionismo tecnologico e libertà di mercato, e che molti nel settore considerano un freno all’innovazione.

La norma, sostenuta da un’inedita alleanza bipartisan, punta a rafforzare la competitività americana nelle industrie strategiche ma rischia di creare un effetto boomerang: rallentare la catena globale di approvvigionamento proprio mentre gli Stati Uniti cercano di mantenere il primato sull’intelligenza artificiale.

Nvidia ha definito il problema “inesistente”, ricordando che il mercato americano resta il suo principale motore di crescita, mentre i critici denunciano il rischio di isolazionismo tecnologico.

Se il provvedimento diventerà legge, segnerà un nuovo capitolo nella corsa geopolitica ai chip, dove l’AI è il campo di battaglia invisibile del potere economico del futuro.