Coinbase ha appena fatto ciò che molti sognavano dagli anni Novanta: collegare direttamente l’intelligenza artificiale ai pagamenti digitali. Con il lancio di Payments MCP, la piattaforma più grande degli Stati Uniti per il trading di criptovalute introduce un sistema basato sul Model Context Protocol che consente agli agenti di IA di creare portafogli, inviare pagamenti in stablecoin e interagire con servizi online in modo autonomo. È la nascita dell’economia programmabile, quella dove le macchine non solo pensano ma pagano.

Il cuore del progetto è x402, lo standard di pagamento aperto che riprende il vecchio codice “HTTP 402: Payment Required”, mai davvero utilizzato nel web moderno. Coinbase lo ha trasformato in un linguaggio universale per le transazioni digitali tra agenti di IA, un protocollo che unisce sicurezza e interoperabilità. Funziona già con Claude di Anthropic, Gemini di Google, Codex di OpenAI e Cherry Studio, permettendo agli agenti di creare portafogli, caricare fondi e inviare stablecoin direttamente da un prompt. È l’inizio di ciò che Erik Reppel, head of engineering di Coinbase, definisce “agentic commerce”: un ecosistema in cui ogni software può gestire valore come un individuo economico autonomo.

Reppel ricorda che l’idea di uno standard di pagamento nativo per Internet risale ai tempi di Netscape. Marc Andreessen e il suo team ci avevano provato, ma il mondo non era pronto. Con l’arrivo dell’intelligenza artificiale, quella mancanza diventa improvvisamente urgente. Gli agenti generativi non hanno pazienza per moduli di pagamento e gateway umani: parlano in API, non in form HTML. Ora, con Payments MCP, il denaro diventa programmabile quanto il codice.

L’interfaccia è volutamente semplice: basta un indirizzo email per creare un portafoglio e iniziare a transare. Non servono chiavi API né configurazioni da sviluppatore. Attraverso il x402 Bazaar Explorer, gli agenti possono cercare servizi e API da pagare direttamente all’interno dell’app, con onramp integrato e checkout istantaneo. Tutto avviene in locale per garantire privacy e velocità, un dettaglio che fa la differenza in un’epoca di crescente diffidenza verso i sistemi cloud centralizzati.

Non è solo un esperimento tecnico. È una dichiarazione politica contro la burocrazia finanziaria tradizionale. Coinbase lo dimostra anche altrove: in una lettera recente al Dipartimento del Tesoro americano, ha definito “obsolete” le regole antiriciclaggio nate decenni fa, invitando le autorità a usare intelligenza artificiale e zero-knowledge proofs per combattere il crimine finanziario. Un messaggio chiaro: non si può fermare il nuovo mondo con la logica del vecchio.

Le salvaguardie non mancano. Ogni portafoglio agente ha limiti configurabili, soglie di approvazione e cap di sessione. È possibile concedere a un agente dieci centesimi di libertà e richiedere un’autorizzazione per tutto il resto. “La qualità delle protezioni dipende da quanto è programmabile il denaro”, spiega Reppel. Con Payments MCP, ogni agente ha fondi dedicati, separati dal portafoglio principale dell’utente. Nessuna possibilità che un’IA decida di regalarti un debito a tua insaputa.

Coinbase integra la compliance direttamente nel codice. Le procedure KYC si attivano solo nei punti di ingresso e uscita dal sistema, rendendo invisibile la burocrazia all’utente finale. È un approccio che trasforma la regolamentazione in infrastruttura, non in ostacolo.

In parallelo, Coinbase e Cloudflare hanno creato la x402 Foundation, un organismo neutrale per mantenere lo standard aperto e indipendente dalle sorti della società. È un gesto strategico che parla a tutto l’ecosistema: la credibilità dell’open finance dipende dalla neutralità dei protocolli.

Reppel prevede che il 2026 sarà “l’anno dei pagamenti agentici”. I sistemi di IA compreranno potenza di calcolo e dati da soli, regolando i conti in stablecoin senza che l’utente se ne accorga. “La maggior parte delle persone non saprà nemmeno di usare cripto”, dice. “Vedranno solo il saldo dell’agente scendere di cinque dollari e la transazione avvenire all’istante”.

La mossa di Coinbase segna un punto di svolta nella convergenza tra AI e finanza decentralizzata. Mentre le banche discutono ancora di blockchain nei comitati strategici, le macchine stanno già imparando a pagarsi da sole. Il futuro del denaro, questa volta, non sarà umano. Sarà intelligente.