La startup cinese MiniMax ha appena lanciato il suo modello linguistico open source M2, un’architettura avanzata che sta facendo parlare di sé nel panorama globale dell’intelligenza artificiale. Con una valutazione di 4 miliardi di dollari e il supporto di giganti tecnologici come Alibaba e Tencent, MiniMax sta cercando di affermarsi come leader nel campo dei modelli linguistici di grandi dimensioni.
M2 si distingue per la sua architettura Mixture-of-Experts (MoE) sparsa, che attiva solo una parte dei 230 miliardi di parametri totali, riducendo così la latenza e i costi operativi. Con soli 10 miliardi di parametri attivi, M2 offre prestazioni elevate in attività complesse come la programmazione e l’uso di agenti intelligenti. Secondo i benchmark di Artificial Analysis, M2 si posiziona al quinto posto tra i modelli di intelligenza artificiale, superando concorrenti open source come DeepSeek e Alibaba.
Il modello è stato progettato per essere altamente efficiente, con una finestra contestuale estesa di oltre 200.000 token e una velocità di inferenza superiore del 50% rispetto al precedente modello M1. Queste caratteristiche lo rendono particolarmente adatto per applicazioni in tempo reale che richiedono un’elaborazione rapida e scalabile.
MiniMax, fondata nel 2021 da Yan Junjie, ex dirigente di SenseTime, sta preparando il terreno per un’offerta pubblica iniziale a Hong Kong. Con il lancio di M2, l’azienda mira a consolidare la sua posizione nel mercato dei modelli linguistici di grandi dimensioni, offrendo una soluzione open source competitiva sia in termini di prestazioni che di costi.
MiniMax M2 rappresenta un passo significativo nell’evoluzione dei modelli linguistici open source, combinando intelligenza avanzata, efficienza operativa e un’architettura scalabile. Con il supporto di investitori di rilievo e una strategia mirata, MiniMax è pronta a sfidare i leader consolidati nel settore dell’intelligenza artificiale.