Ordino un caffè al Bar dei Daini. Il vapore sale, la tazzina è calda, e già nelle pieghe del sudore sul vetro si legge che il mondo oggi è un miscuglio di tecnologia, guerre, finanza e follia.
Primo fatto: Elon Musk / SpaceX sta per ricevere 2 miliardi di dollari dal governo USA per costruire satelliti nell’ambito del progetto difensivo “Golden Dome”, annunciato da Donald Trump.
Questo Golden Dome è pensato come sistema multilivello per intercettare missili, con una costellazione spaziale (sensori + intercettori) che probabilmente dovrà arrivare a centinaia (fino a 600 satelliti nella fase iniziale).
Vale la pena notare che la stima ufficiale del costo è di 175 miliardi di dollari, ma il Congressional Budget Office (CBO) avverte che la cifra potrebbe lievitare ben oltre.
Questo significa che i 2 miliardi per SpaceX sono solo una frazione del progetto complessivo – un’“entrata” importante ma non dominante. Le conseguenze di un tale affidamento su un unico fornitore sono evidenti: vendor lock-in, dipendenza tecnologica, problemi regolatori e di countervailing power. Alcuni parlamentari e analisti esprimono proprio preoccupazione per il fatto che gli Stati Uniti possano finire con un’unica azienda spaziale dominante per la difesa.
Secondo fatto: Netflix sta esplorando un’offerta per acquisire la divisione di studi + streaming di Warner Bros. Discovery (lasciando fuori le reti TV tradizionali).
Hanno incaricato Moelis & Co. come advisor finanziario e hanno avuto accesso alla “data room” della WBD per valutare i conti e le potenzialità.
Se riuscisse, Netflix acquisirebbe IP forti (Harry Potter, DC Comics, HBO) e controllo sulla catena produttiva di contenuti. Ma Netflix ribadisce che non è interessata alle “legacy networks” (CNN, TNT ecc.).
In parallelo, WBD già ha annunciato la scissione in due entità: una che raccoglie studi / streaming / contenuti premium, l’altra con i canali TV lineari e asset “tradizionali”.
In pratica WBD sta pure preparando il terreno per un ridisegno che renda più limpido cosa vendere o non vendere, facilitando manovre come quella di Netflix.
In questo mentre, Tether il più grande stablecoin annuncia profitti superiori a 10 miliardi di dollari nei primi nove mesi dell’anno, più un progetto di riacquisto azioni (buyback).
Ciò segna che anche nel mondo crypto si stanno accumulando forme di potere finanziario autonome, non legate ai circuiti classici bancari.
La morale al Bar dei Daini? Il mondo si stratifica così:
la sfera spaziale diventa arena militare, i colossi tech si divorano i contenuti, le finanze cripto si emancipano dal sistema bancario.
E tu, con quel caffè, guardi il fumo e pensi: “Domattina tutto questo sembrerà normale.”