Nel vasto mondo della tecnologia e dell’Intelligenza Artificiale, gli atteggiamenti delle persone possono variare drasticamente, formando delle vere e proprie “tribù” digitali che noi di Rivista.AI abbiamo provato a mappare. Dall’antica arte del luddismo 2.0 alla frenetica corsa verso l’utopia tecnologica, passando per i sofisticati navigatori del cyber spazio e i moderni zombie del Wi-Fi, ogni gruppo ha il suo modo unico e spesso esilarante di interagire con il mondo digitale. In questo articolo ci proponiamo di esplorare, con un tocco di ironia, le caratteristiche di queste quattro affascinanti categorie di persone che popolano la nostra nuova era digitale. Preparatevi a ridere (e forse a riconoscervi) mentre ci addentriamo nei vari approcci alla tecnologia e all’AI!

1. I Restauratori Analogici
Alias: i Luddisti 2.0
Descrizione: questi intrepidi guerrieri combattono ogni giorno una battaglia contro la tirannia dei bit e dei byte. Li riconosci perché sono ancora muniti di calcolatrici tascabili, li vedi girovagare da Vertecchi alla ricerca dell’immancabile agenda di carta, sognano un ritorno ai bei vecchi tempi, quando i telefoni avevano la rotella e i selfie si chiamavano “ritratti”. Ogni nuova tecnologia è vista con sospetto e vissuta come un complotto per rubare il loro lavoro (e forse anche l’anima). Il loro motto? “Se non è rotto, non aggiustarlo… e se è digitale, probabilmente è rotto”.
2. Gli Entusiasti del Progresso
Alias: i Techo-Positivisti
Descrizione: sono per natura entusiasti, sono quelle persone che vedono la tecnologia come la soluzione a tutti i problemi dell’umanità, compreso quel fastidioso problema di trovare il telecomando. Per loro, ogni gadget nuovo è un passo avanti verso un futuro glorioso dove i robot faranno tutto il lavoro e noi potremo finalmente dedicarci a tempo pieno a guardare la nostra serie preferita su Netflix. Criticare l’AI? Assolutamente no! E perché mai? È come criticare i cuccioli di panda: semplicemente impensabile.
3. I Navigatori del Digitale
Alias: i Cyber-Cosmopoliti
Descrizione: sono maestri del multitasking, sfoggiano le loro lauree e i loro viaggi all’estero come medaglie al valore, sicuri che nessun algoritmo potrà mai superare la loro vasta cultura e intelligenza. Sanno destreggiarsi tra una conferenza TED e un articolo su The Economist senza battere ciglio. La tecnologia per loro è un oceano da navigare, non una tempesta da temere. L’unico rischio? Rimanere senza rete, ovviamente.
4. Gli Anonimi Dipendenti Digitali
Alias: i Zombie del Wi-Fi
Descrizione: si riconoscono facilmente, forse anche per la giovane età. Questi poveri diavoli sono caduti preda del fascino irresistibile delle notifiche push e delle storie di Instagram. Vivono in un perpetuo stato di FOMO (Fear of Missing Out) e il loro smartphone è praticamente diventato un’estensione del loro corpo. Ogni minuto senza connessione è un minuto di troppo. Non hanno bisogno di una mappa per trovare la via di casa: basta seguire il segnale Wi-Fi più vicino, per loro va bene comunque. Il loro peggior incubo? Una batteria scarica.
E voi? In quale categoria vi siete riconosciuti?
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