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ll futuro della cardiologia: Susan-Gpt-4 rivela come l’Intelligenza Artificiale sta rivoluzionando la medicina

Provate ad immaginate un futuro in cui l’Intelligenza Artificiale applicata alla medicina sarà così normale da far si che ci si possa trovare davanti non un medico vero e proprio, in carne ed ossa intendo, ma un avatar, un chat bot virtuale. Ebbene non c’è bisogno di immaginarlo perché il futuro è già qui. Bastava essere presenti all’ultimo convegno dedicato alle malattie cardiovascolari e alla cura del cuore organizzato dall’ospedale Molinette di Torino per rendersene conto.

La guest star dell’evento, se così possiamo definirla, è stata infatti proprio un algoritmo, sviluppato da Chat GPT che, assumendo le sembianze di un’avatar, ha presentato le potenzialità dell’AI in ambito medico, rispondendo alle domande di una squadra internazionale di professori e medici: Gaetano Maria De Ferrari, direttore della Cardiologia universitaria delle Molinette, Amedeo Chiribiri di Londra, Amir Lerman della Mayo Clinic di Rochester USA ed il dottor Maurizio Roberto direttore della Cardiochirurgia di Cuneo.

L’avatar cardiologa ha accettato la proposta di De Ferrari di farsi chiamare Susan per la durata della sessione scientifica e ha chiarito che il suo ruolo e la sua capacità erano quelle di fornire risposte sulla base della consultazione di una smisurata banca dati mondiale aggiornata ad aprile 2023.

Ha altresì chiarito di non provare emozioni o sentimenti in prima persona, ma di capire le emozioni dell’uomo e di poter fornire informazioni su emozioni ed esperienze umane.

Rispondendo a domande più specifiche, l’avatar cardiologa ha detto che l’Intelligenza Artificiale sta rapidamente rivoluzionando la medicina, indicando moltissimi campi di applicazione. Per quanto riguarda la cardiologia, Susan-Gpt-4 ha indicato settori specifici per i quali entro 5 anni nulla sarà come prima. Tra questi l’analisi dell’elettrocardiogramma, dove l’AI si è già dimostrata molto superiore all’uomo, l’analisi delle immagini diagnostiche come Tac, risonanza magnetica ed ecocardiogramma, l’ottimizzazione delle procedure interventistiche, quali l’ablazione della aritmie e l’impianto della valvola aortica ed anche la predizione del rischio nel singolo paziente.

Proprio in questo ultimo ambito peraltro, la Cardiologia dell’Ospedale Molinette di Torino ha, prima al mondo, sviluppato un punteggio per il rischio dopo infarto, proprio utilizzando la IA.

Susan ha anche sostenuto con forza la necessità che l’AI venga rapidamente inserita tra gli insegnamenti che si impartiscono agli studenti di Medicina ed ai neo-laureati che frequentano una scuola di specializzazione, segnalando come questi medici si troveranno ad operare in un sistema dove gli algoritmi di AI saranno utilizzati in ogni processo diagnostico ed operativo, ma con il rischio di non aver ricevuto alcuna educazione per capire le potenzialità e i limiti di questo approccio rivoluzionario, se non adeguatamente formati.

Nel corso del suo intervento Susan-Gpt-4 ha chiarito che in ogni ambito medico non potremo mai più fare a meno dell’AI, vigilando sulla correttezza del suo utilizzo e che l’uomo, in particolare il dottore empatico, che prova emozioni e le comunica al paziente ed allo studente, sarà sempre necessario sia per curare i malati che per insegnare ai giovani.

Seguiamo l’intervento:

Intelligenza artificiale nel settore sanitario: pro e contro

L’introduzione dell’Intelligenza Artificiale (IA) nel settore sanitario e delle scienze della vita ha rivoluzionato radicalmente il modo in cui affrontiamo le sfide legate alla diagnosi, al trattamento e alla ricerca medica. Questa trasformazione ha aperto nuovi orizzonti, offrendo una serie di benefici tangibili che vanno dalla diagnostica avanzata al trattamento personalizzato, dalla ricerca farmaceutica al miglioramento delle operazioni ospedaliere. Occorre però valutare non solo gli aspetti positivi di questa innovazione ma anche esaminare gli eventuali rischi e le sfide associate all’impiego dell’AI nel contesto sanitario.

Aspetti positivi

1. Diagnostica Avanzata:
Gli algoritmi basati sull’AI dimostrano una capacità superiore nell’analizzare grandi quantità di dati e immagini. Questo si traduce in diagnosi più tempestive e precise, fornendo una base solida per la prognosi di malattie e condizioni gravi. La rapidità diagnostica può essere cruciale per migliorare l’efficacia dei trattamenti e aumentare le possibilità di successo terapeutico.

2. Trattamento Personalizzato:
L’analisi approfondita dei dati del paziente consente la creazione di piani di trattamento altamente personalizzati. Considerando la diversità della composizione genetica di ciascun individuo e integrando informazioni sulla storia medica e le abitudini di vita, l’AI contribuisce a ottimizzare l’efficacia delle terapie. Questo approccio personalizzato promuove risultati più positivi e una gestione più mirata delle condizioni mediche.

3. Ricerca e Sviluppo Farmaceutici:
L’AI rivoluziona il processo di scoperta dei farmaci, analizzando in modo efficiente le strutture molecolari e prevedendo l’efficacia di nuovi composti. Questo acceleramento nella ricerca farmaceutica è fondamentale per affrontare rapidamente le sfide legate a nuove malattie o pandemie, consentendo lo sviluppo più rapido di cure e vaccini.

4. Miglioramento dell’operativià:
L’AI trova applicazioni nella gestione amministrativa e operativa degli ospedali, migliorando l’efficienza e riducendo i costi. Le raccomandazioni generate dall’AI possono migliorare l’efficienza, ottimizzando i processi, la gestione delle risorse e le operazioni generali, fornendo un ambiente ospedaliero più efficiente e centrato sul paziente.

Aspetti critici

1. Privacy dei Dati:
Affinché l’Intelligenza Artificiale possa svolgere in modo efficace le funzioni descritte precedentemente, è necessario che abbia accesso a tutte le informazioni sensibili dei pazienti. Garantire la privacy del paziente deve essere una delle massime priorità di ogni organizzazione nel settore sanitario e delle scienze della vita. È essenziale preservare la confidenzialità dei dati mentre si cerca di migliorare l’efficienza e la personalizzazione dei trattamenti.

2. Bias:
Poiché l’Intelligenza Artificiale è essenzialmente uno strumento creato dall’uomo, le decisioni che prende sono intrinsecamente basate sulla logica con cui è programmata. Se questa logica è influenzata dagli stessi pregiudizi e ingiustizie presenti nella società, il rischio di bias diventa ancor più radicato e difficile da superare. Affrontare questo squilibrio richiede un’attenzione particolare per garantire la neutralità e l’equità nell’implementazione dell’AI.

3. Mancanza di Umanità:
L’efficienza derivante dall’uso dell’Intelligenza Artificiale potrebbe comportare una mancanza di connessione umana. Durante la pandemia di COVID-19, l’importanza della compassione umana è stata evidenziata, ed è cruciale integrare questo apprendimento mentre ci avventuriamo in un futuro in cui l’AI fa parte integrante dei nostri sistemi sanitari. Mantenere un equilibrio tra efficienza e umanità è fondamentale per garantire un’assistenza sanitaria completa e centrata sul paziente.

4. Regolamentazione:
Considerando l’esperienza con lo sviluppo dei social media e le sfide legali ad essi associate, è evidente che i legislatori spesso faticano a tenere il passo con le nuove tecnologie. È imperativo affrontare rapidamente le incertezze legate a responsabilità, sicurezza e normative quando si introduce l’Intelligenza Artificiale nel settore sanitario. La creazione di regolamentazioni robuste è essenziale per garantire un utilizzo etico, sicuro e responsabile di questa innovazione, proteggendo contemporaneamente i diritti dei pazienti e promuovendo una pratica medica avanzata.

Sebbene sia evidente quindi che l’Intelligenza Artificiale rappresenti una risorsa straordinaria nel settore sanitario e delle scienze della vita, offrendo opportunità senza precedenti per migliorare la diagnosi, personalizzare i trattamenti, accelerare la ricerca farmaceutica e ottimizzare le operazioni ospedaliere, è imperativo affrontare le sfide etiche, di sicurezza e di accessibilità, lavorando verso un utilizzo responsabile dell’AI per garantire che questi progressi portino a benefici duraturi per pazienti, professionisti medici e la società nel suo complesso. Da questo punto di vista l’equilibrio tra l’innovazione tecnologica e la tutela dei valori etici è la chiave per plasmare un futuro in cui l’AI diventi un alleato prezioso nella promozione della salute e del benessere globale.

Intelligenza Artificiale e Sanità

Il mercato globale dell’Intelligenza Artificiale nel settore sanitario è destinato a un’esplosione senza precedenti, con stime che proiettano un valore di quasi 188 miliardi di dollari entro il 2030. Rispetto agli 11 miliardi di dollari del 2021, questo tasso di crescita annuo del 37% riflette i considerevoli vantaggi che l’IA apporta al settore sanitario. Tra questi, la riduzione dei costi e il miglioramento del supporto ai medici nell’analisi diagnostica dei pazienti emergono come driver chiave.

Attualmente, il 94% delle organizzazioni sanitarie sfrutta l’IA o il Machine Learning, mentre il 40% dei dirigenti sanitari prevede un aumento degli investimenti nei prossimi cinque anni. Questa crescente adozione rivela il ruolo centrale dell’IA nell’automazione del settore, anticipando un mercato globale dell’IA nel settore sanitario che raggiungerà i 188 miliardi di dollari entro il 2030, con l’obiettivo di migliorare la vita dei pazienti e ridurre i costi.

L’IA emerge come una leva cruciale per ridurre i costi di dimissione, stimati a circa 16 miliardi di dollari, e migliorare l’efficienza nel monitoraggio delle unità di terapia intensiva, con potenziali risparmi di circa 323.000 dollari per letto. Nel settore farmaceutico, l’AI potrebbe ridurre i costi legati alla scoperta di farmaci di oltre 70 miliardi di dollari entro il 2028, grazie all’accelerazione dello sviluppo di nuovi farmaci mediante algoritmi di Machine Learning.

L’Intelligenza Artificiale sta rivoluzionando la fornitura di servizi sanitari, rendendo il sistema più efficiente e apportando benefici tangibili a pazienti, medici e fornitori di servizi. Abilitando i professionisti sanitari a risparmiare tempo e ottenere rapidamente informazioni cliniche, l’AI supporta diagnosi più precise e decisioni più informate, riducendo potenzialmente gli errori del 86% e contribuendo a salvare oltre 250.000 vite all’anno.

L’Intelligenza Artificiale si dimostra preziosa anche nel supportare decisioni mediche, come evidenziato da studi che mostrano miglioramenti nella diagnosi di patologie come il carcinoma mammario. Un incremento del 44% nell’efficienza nella lettura delle mammografie è solo uno dei tanti esempi di come l’IA possa alleggerire il carico di lavoro dei medici.

La risposta positiva dei pazienti all’AI è evidente, con la maggior parte che si sente a proprio agio nell’interagire con assistenti virtuali per ottenere informazioni sui farmaci, inviare report ai medici e prenotare visite.

In definitiva le applicazioni dell’Intelligenza Artificiale nel settore sanitario rappresentano un’opportunità di trasformare il panorama medico in modo più efficiente e centrato sui pazienti, offrendo benefici significativi sia in termini di salute che di risparmio di costi.

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