Roma non è più solo la capitale d’Italia, ma si candida ad essere il cuore pulsante della connettività digitale del Mediterraneo. Non è un’iperbole, è un cavo in fibra da 400 Gbps. Quando EXA Infrastructure ha annunciato, durante il NAM 2025 di Namex, il nuovo Point of Presence (PoP) all’interno del campus Aruba IT4, in molti hanno annuito distrattamente. Ma chi conosce davvero l’infrastruttura digitale ha capito: questo non è solo un aggiornamento tecnico. È una dichiarazione geopolitica travestita da specifica di rete.
Tag: NAM2025

C’è qualcosa di straordinario che sta accadendo sotto i nostri piedi e sopra le nostre teste. Non lo vediamo, ma ci avvolge ogni giorno. È l’evoluzione dell’Internet, un ecosistema che da sogno accademico è diventato infrastruttura critica della civiltà contemporanea. Non più solo strumento, ma vero e proprio tessuto connettivo dell’umanità. E NAM2025, il summit in programma l’11 giugno a Roma, nasce proprio per fare luce su questa trasformazione epocale, dove intelligenza artificiale, geopolitica, spazio e cavi sottomarini si intrecciano in uno scenario tanto complesso quanto affascinante.

È lì, tra l’asfalto cocente dell’est di Roma e le ciminiere della nostalgia industriale del Tecnopolo Tiburtino, che prende forma il nuovo epicentro della sovranità digitale italiana: Hyper Cloud Data Center. Settantiquattromila metri quadri, cinque data center indipendenti, trenta megawatt di potenza IT. Non è una metafora, è cemento, silicio e fibra. È l’iperbole fisica di un’infrastruttura pensata per ospitare tutto: PMI, hyperscaler, enti pubblici e, volendo, anche l’inconscio algoritmico nazionale. Altro che palazzi ministeriali: il potere oggi si misura in megabit.
Se Google è l’oracolo e l’AI il nuovo profeta, allora i data center sono le cattedrali moderne. Ma a differenza delle basiliche, qui non si prega: si processano dati, si ospitano intelligenze, si alimentano economie. Il campus di Aruba è molto più di un cluster tecnologico: è una dichiarazione di ambizione. Non solo per Roma, ma per l’intero assetto geopolitico delle telecomunicazioni italiane.