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All’Artificial Intelligence Film Festival di Dubai vince il corto “Treta” dell’italiano Brigiano

Treta, il corto firmato dal regista italiano Francesco Siro Brigiano e realizzato utilizzando l’Intelligenza Artificiale, ha vinto l’Artificial Intelligence Film Festival di Dubai, nato con l’obiettivo di celebrare e promuovere la convergenza tra intelligenza artificiale e cinema, sottolineando la relazione simbiotica tra tecnologia e creatività umana.

Treta, che racconta la storia di un malvagio giullare, ‘re’ delle tentazioni umane, ha sbaragliato le oltre 500 opere cinematografiche concorrenti, provenienti da 89 nazioni, conquistando il riconoscimento per la regia e l’AI Choice, assegnato dall’Intelligenza Artificiale.

Ho creato questo short film onirico” il commento di Francesco Siro Brigiano “dopo due anni di studi e ricerche sull’affascinante mondo dell’arte generativa. Le possibilità che le nuove tecnologie riescono ad offrire sono incredibili. Certo le AI hanno messo al centro molti quesiti e criticità non prescindibili ma per chi avrà voglia di raccontare, esprimersi e sognare sarà sempre più ampio il ventaglio di possibilità”.

L’Aiff festival mette a confronto esperti del settore in un dibattito sul potenziale della tecnologia AI nel migliorare la narrazione creativa e arricchire la creatività umana, fornendo nuovi strumenti per la narrazione, l’editing e persino la creazione di personaggi. Tra i componenti della giuria di esperti, c’erano Richard Taylor, 5 volte Oscar per Il Signore degli anelli, e Ben Grossmann, premio Oscar per i migliori effetti speciali di Hugo Cabret di Martin Scorsese.

Uno sguardo al futuro del cinema: 20 video creati con l’Intelligenza Artificiale.

Siate pronti a immergervi in un’esperienza visiva senza precedenti?

La magia dell’Intelligenza Artificiale si manifesta attraverso ogni fotogramma, rivelando nuove prospettive, sfide e ispirazioni. Diamo il benvenuto ad una nuova frontiera cinematografica, dove l’arte e la tecnologia danzano in armonia, plasmando il futuro della settima arte.

I video che vi presentiamo sono generati interamente con l’ausilio di strumenti di Intelligenza Artificiale e incarnano la perfetta sinergia tra potenza computazionale e ingegno umano, perché c’è sempre la mente creativa di un essere umano ad indirizzare i tool di Intelligenza Artificiale su quello che debbono elaborare. Attraverso algoritmi avanzati, reti neurali e deep learning, siamo già oggi in grado di plasmare visioni, storie e mondi in modi mai visti prima.

Questa galleria rappresenta una testimonianza del potenziale dell’AI nel contesto cinematografico. Dai paesaggi surreali alle narrazioni complesse, ogni video è una testimonianza di come si possano esplorare i confini dell’arte attraverso la lente dell’Intelligenza Artificiale, la cui magia si manifesta attraverso ogni fotogramma, rivelando nuove prospettive, sfide e ispirazioni.

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Cinema, accordo sul primo contratto nazionale degli attori: illegittimo il machine learning per l’AI

Un accordo definito storico quello siglato dalle organizzazioni confederali di settore di Cgil, Cisl e Uil e dei datori di lavoro, Anica, Apa e Apee: dopo anni di battaglie, anche gli attori avranno un loro contratto collettivo nazionale che, tra le altre cose affronta anche questioni di straordinaria attualità come come l’Intelligenza Artificiale.

L’ipotesi di contratto – che dovrà comunque essere sottoposto al voto dei lavoratori e che interessa sia le situazioni di lavoro dipendente che autonomo abbracciando tutti gli interpreti di opere destinate alla distribuzione e proiezione nelle sale cinematografiche, in tv e sulle piattaforme di streaming – prevede infatti che venga costituito un tavolo di lavoro focalizzato sull’evoluzione delle tecnologie e dell’Intelligenza Artificiale.

Sull’intelligenza artificiale il contratto dispone che, in assenza di espliciti accordi, la cessione dei diritti che riguardano la riproduzione dell’immagine e della voce di ciascun interprete siano considerati leciti e validi solamente se riferiti al prodotto audiovisivo per cui sono stati realizzati e al suo conseguente sfruttamento e promozione in ogni forma, mezzo, canale e modalità.

Sono quindi considerate illegittime le estrazioni di parti di recitazione o di campionamento dell’immagine o della voce degli interpreti per sviluppare o addestrare algoritmi di intelligenza artificiale ovvero il cosiddetto machine learning, una disposizione simile a quella contenuta nel contratto dei doppiatori che prevede espressamente il divieto di modifica, rielaborazione e utilizzo in qualsiasi altra forma della voce di ciascun interprete per sviluppare o addestrare algoritmi di Intelligenza Artificiale.

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