Siamo nel pieno della quarta rivoluzione tipografica. Dopo il piombo fuso, la fotocomposizione e il digitale, è il momento dell’AI. Lo dice Monotype, non proprio l’ultimo arrivato: un colosso da 250.000 font, custode di Helvetica, Futura, Gill Sans, e probabilmente anche del font del tuo cartellone elettorale comunale. Nel suo report Re:Vision 2025, Monotype ci racconta un futuro in cui i caratteri tipografici non si limiteranno a farsi leggere: reagiranno, si adatteranno, sentiranno. In breve: saranno vivi, o quantomeno fingeranno di esserlo.