Da un blog post GitHub comparso accidentalmente e poi rapidamente rimosso emergeva la notizia: OpenAI sembra essere pronta a lanciare GPT‑5 in quattro varianti distinte, promettendo «miglioramenti importanti nella ragion (reasoning), qualità del codice e user experience». All’interno dell’archivio è stato possibile leggere che GPT‑5 sarà dotato di «capacità agentiche avanzate» e potrà affrontare «compiti di programmazione complessi con una minima prompt».
Le quattro versioni trapelate sono:
- gpt‑5: ottimizzato per logica e task a più passaggi
- gpt‑5‑mini: versione leggera per applicazioni a costi contenuti
- gpt‑5‑nano: focalizzato sulla velocità, ideale per bassa latenza
- gpt‑5‑chat: per conversazioni multimodali avanzate nel contesto enterprise.
A corroborare la faccenda, OpenAI ha appena confermato un evento in diretta (“LIVE5TREAM”) fissato per oggi alle 10 AM PT / 1 PM ET, sintomo che questo leak potrebbe preludere a qualcosa di ufficiale.
Secondo Reuters e altre fonti autorevoli, l’arrivo di GPT‑5 è praticamente imminente. Tester interni riferiscono miglioramenti concreti nel coding e nel problem‑solving, benché l’innovazione non sia considerata “abissale” rispetto a GPT‑4. Il modello si appoggerebbe su tecniche come il “test‑time compute” per potenziare il ragionamento complesso. L’Economic Times e altri prevedono un debutto entro metà o fine agosto 2025.
Riassumendo con l’ironia sottile di un CEO tecnologico navigato: GitHub ha spoilerato prima del tempo, OpenAI non ha negato e ha confermato l’evento. Se non è strategia deliberata, è un thriller in stile corporate: “hey guardate cosa sbuca, cliccate sul LIVE5TREAM”:
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