Il tribunale federale californiano ha deciso che Elon Musk dovrà affrontare le accuse di OpenAI, che lo accusano di aver condotto una campagna di molestie durata anni. La richiesta di archiviazione avanzata da Musk è stata respinta, con la corte che ha stabilito come le affermazioni di OpenAI siano sufficientemente plausibili per procedere, fissando il processo con giuria per la primavera del 2026.

OpenAI sostiene che Musk abbia intrapreso una serie di azioni volte a danneggiare l’organizzazione, tra cui dichiarazioni pubbliche negative, post sui social, azioni legali e un tentativo di acquisizione ritenuto fittizio. Musk, da parte sua, aveva citato in giudizio OpenAI e Sam Altman, accusandoli di aver deviato dalla missione originale della compagnia. La controquerela di OpenAI ora accusa Musk di condurre una vera e propria campagna di molestie e chiede al tribunale di fermare ulteriori azioni illegali.

Parallelamente, Musk ha minacciato di intentare causa ad Apple, accusandola di violazioni antitrust per aver favorito ChatGPT di OpenAI rispetto al suo chatbot Grok nell’App Store. Apple ha negato, sostenendo che i criteri di promozione delle app siano oggettivi. La tensione tra Musk e OpenAI si inserisce in un contesto più ampio di dispute legali e divergenze sulla direzione aziendale.

In parallelo con la vicenda legale, il mondo AI continua a muoversi a ritmi vertiginosi. Apple pianifica il lancio di nuovi prodotti basati sull’intelligenza artificiale, rafforzando la propria strategia AI consumer. Axon si lancia nella competizione per i talenti AI, puntando sulle startup per colmare il gap rispetto ai giganti tecnologici.

La startup di chip AI Rivos cerca un finanziamento da 500 milioni di dollari per progettare GPU capaci di sfidare Nvidia.

Nel frattempo, C3.ai subisce un downgrade per risultati preliminari del primo trimestre più deboli del previsto. Nvidia stessa affronta possibili ritardi nella sua prossima generazione di GPU Rubin a causa di una riprogettazione.

Quando NeoLogic ha iniziato a sviluppare CPU più efficienti per server AI, molti nel settore hanno detto ai fondatori Avi Messica e Ziv Leshem che la loro idea non era praticabile. “Molte persone ci dicevano che era impossibile,” ha detto Messica a TechCrunch. “Alcuni sostenevano che innovare nella sintesi logica o nel design dei circuiti fosse impossibile, troppo maturi per cambiare.”

Nonostante questo, la startup israeliana fabless ha deciso di sfidare lo scetticismo, progettando CPU per server che utilizzano una logica semplificata, con meno transistor e gate logici, per aumentare la velocità riducendo il consumo energetico. NeoLogic è stata fondata nel 2021 da Messica, CEO, e Leshem, CTO, che insieme vantano 50 anni di esperienza nel settore dei semiconduttori. Leshem ha lavorato per decenni nel design di chip in aziende come Intel e Synopsis, mentre Messica si è concentrato sul design dei circuiti e sulla produzione.

“Abbiamo fondato l’azienda perché la legge di Moore era morta,” spiega Messica, riferendosi alla famosa osservazione degli anni ’60 sul raddoppio biennale dei transistor sui microchip. Circa dieci anni fa, le aziende hanno smesso di ridurre le dimensioni dei transistor, ritenendo che non ci fosse più spazio per progressi significativi. NeoLogic però non si è arresa.

La startup collabora con due hyperscaler per progettare le CPU server, senza rivelarne i nomi. L’obiettivo è avere un chip di test single-core entro fine anno e portare le CPU nei data center entro il 2027.

La startup indiana Pocket FM, piattaforma di serie audio, punta a diventare il “Netflix dell’audio”, abbinando centinaia di episodi ai gusti degli utenti. Per farlo, ha bisogno di rilasciare contenuti rapidamente e per questo si affida all’AI.

Supportata da Lightspeed, Pocket FM fornisce ai suoi autori strumenti AI che suggeriscono finali migliori o rendono la narrazione più coinvolgente, accelerando il processo di scrittura. La piattaforma utilizza già AI come ElevenLabs per generare le voci delle serie audio e ha testato internamente strumenti AI per scrittura e adattamento dei contenuti.

Il contesto complessivo mostra un settore AI in tensione, dove battaglie legali ad alto profilo e competizione tecnologica si intrecciano con mosse strategiche di mercato, startup emergenti e giganti tecnologici in lotta per la supremazia nei chip e nei prodotti AI. La rivalità tra Musk e OpenAI diventa così un microcosmo di queste dinamiche, con conseguenze che potrebbero ridisegnare il panorama AI globale e dettare le regole del gioco tra innovazione, diritto e strategia industriale.