Foxconn Technology, nome commerciale della taiwanese Hon Hai Precision Industry è un colosso indipendente quotato in borsa a Taipei e sui mercati OTC americani (tickers FXCOF, HNHAF, HNHPF). La società è controllata da una rete di azionisti istituzionali e privati, con il fondatore Terry Gou che in passato ne è stato l’azionista e leader simbolico, oggi più defilato ma ancora figura di peso. Il vero “cervello operativo” attuale è il presidente Young Liu, che guida la trasformazione del gruppo oltre l’assemblaggio di iPhone e componentistica elettronica.
Quello che Reuters ha riportato non è un cambio di proprietà di Foxconn, ma un’operazione immobiliare e industriale: SoftBank ha acquisito lo stabilimento di Lordstown in Ohio, che Foxconn aveva inizialmente destinato a veicoli elettrici. Ora il sito diventa parte del progetto Stargate, la mega-iniziativa da centinaia di miliardi di dollari annunciata da SoftBank con Oracle e OpenAI per costruire infrastrutture di intelligenza artificiale negli Stati Uniti. Foxconn continuerà a operare nello stabilimento insieme a SoftBank attraverso una joint venture, trasformando la fabbrica da “cattedrale dell’auto elettrica mai nata” a hub per data center e server AI.
Foxconn resta una multinazionale taiwanese indipendente, ma si lega in modo strategico a SoftBank sul terreno dell’AI hardware e delle infrastrutture. SoftBank, dal canto suo, non comprando l’azienda ma solo il sito industriale, si assicura un asset critico già pronto negli USA senza dover partire da zero, mentre Foxconn evita di lasciare inattivo un impianto nato per un mercato EV che non è mai decollato.