Venerdì scorso, Huawei ha lanciato a Parigi una nuova generazione di dispositivi indossabili, consolidando la sua leadership nel mercato dei wearable da polso. Con l’introduzione dei modelli Watch GT 6 e Watch Ultimate 2, l’azienda ha presentato prodotti che non solo sfidano i concorrenti, ma pongono nuove sfide al concetto stesso di tecnologia indossabile.
Il Watch GT 6 è disponibile in due varianti: una da 46 mm e una da 41 mm. La versione più piccola offre un’autonomia di 14 giorni, mentre quella più grande arriva a 21 giorni, raddoppiando la durata della generazione precedente. Questo risultato è stato ottenuto grazie a una batteria con un contenuto di silicio superiore del 65% rispetto al modello precedente. Inoltre, Huawei ha migliorato la precisione del GPS del 20%, integrando il sistema NavIC (il sistema di navigazione satellitare indiano) come sesto sistema di posizionamento. Andreas Zimmer, responsabile del prodotto nell’Unione Europea, ha sottolineato che sono stati ridisegnati l’antenna e gli algoritmi per ottenere questi miglioramenti.
Il Watch Ultimate 2, invece, si distingue per le sue capacità subacquee. Dotato di una “guarnizione meccanica” che protegge altoparlante e microfono fino a 150 metri di profondità, è il primo smartwatch al mondo a supportare la comunicazione sonar indipendente. Questa tecnologia consente lo scambio di messaggi tra orologi fino a 30 metri di distanza, emulando la comunicazione dei delfini sott’acqua. Inoltre, è equipaggiato con una funzione SOS subacquea che può allertare altri dispositivi fino a 60 metri di distanza. Queste caratteristiche lo rendono ideale per immersioni professionali e attività all’aperto estreme.
Huawei rimane leader mondiale nel settore dei wearable da polso. Nel secondo trimestre, ha registrato una quota di mercato del 20%, con spedizioni di 9,9 milioni di unità, superando Xiaomi e Apple, secondo i dati di IDC. Questo risultato evidenzia l’efficacia della strategia di Huawei nel combinare innovazione tecnologica e design funzionale.
Parallelamente, Huawei ha lanciato a livello internazionale la serie Nova 14, quattro mesi dopo il debutto in Cina. Questi smartphone, dotati di una fotocamera frontale da 50 megapixel e di uno zoom ritratto 5x nella versione Pro, sono equipaggiati con il sistema operativo EMUI 15, basato su Android. Tuttavia, la versione Ultra, disponibile in Cina, non è stata inclusa nel lancio internazionale. La differenza principale rispetto alla versione cinese è l’assenza del sistema operativo HarmonyOS, sostituito da EMUI 15.
Nonostante il successo in Cina, Huawei continua a affrontare sfide nel mercato globale degli smartphone. Nel secondo trimestre, ha riconquistato la leadership in Cina per la prima volta in oltre quattro anni, secondo IDC. Tuttavia, in Europa, è fuori dalla top 5, con Samsung e Apple che detengono rispettivamente il 36% e il 24% del mercato, secondo Canalys. Zimmer attribuisce questa bassa quota di mercato principalmente alla perdita dell’accesso alle app di Google nel 2019, a causa delle sanzioni imposte da Washington.
Nonostante queste sfide, Huawei ha ribadito il suo impegno nel mercato europeo. Zimmer ha sottolineato che l’azienda non ha intenzione di lasciare il mercato europeo degli smartphone e spera di replicare il successo ottenuto in Cina anche in Europa e in altri mercati esteri. L’introduzione di dispositivi innovativi come il Watch GT 6 e il Watch Ultimate 2 potrebbe rappresentare una strategia per rafforzare la presenza di Huawei nel settore dei wearable e attrarre nuovi utenti.