Manus AI non è solo un semplice strumento di Data Visualization: è un vero e proprio ecosistema di “strumenti intelligenti” che vanno ben oltre un “giocattolo” elegante. La sua filosofia? Zero fronzoli, molta sostanza.
Manus è progettato come un agente completamente autonomo, in grado di trasformare un’indicazione testuale in una serie di azioni compiute senza interventi manuali. Dall’analisi dati alla creazione di grafici, dalla scrittura di codice fino alla generazione di contenuti visuali integrati: una sorta di assistente digitale multifunzione.
Nel dettaglio, cosa può fare Manus:
un ambiente di sviluppo e debugging automatico, capace di scrivere e migliorare codice in sandbox navigazione web intelligente, raccolta dati online, compilazione di form e persino controllo di applicazioni web
analisi e visualizzazione dati approfondita, con report interattivi e dashboard pronti da condividere contenuti multimodali: creazione di grafici, slide, report, persino immagini (es. loghi, mockup per marketing, “sandwich truck”)
automazione di operazioni business‑oriented: screening cv, analisi di fornitori B2B, report finanziari, comparazione polizze assicurative, analisi store Amazon
pianificazione viaggi completa: itinerari, prenotazioni, handbook personalizzati
integrazione tra strumenti: spostamento dati tra CRM, PPT, email, fogli di calcolo, automatizzazione cross‑application
Sul fronte tecnico, Manus attinge a modelli avanzati come Claude 3.5/3.7 e Alibaba Qwen, orchestrando una trentina di tool specialistici (navigazione browser, generazione immagini, codifica). Secondo il benchmark GAIA, le performance sarebbero superiori a molte alternative anche se alcuni tester segnalano problemi di accuratezza e originalità (es. contenuti superficiali o plagiati).
Interessante il focus sul visuale integrato: non solo grafici, ma immagini operative (loghi, branded mockup, persino visual per sandwich truck) direttamente inserite nei workflow
Insomma, oltre al Data Visualization che già conosci, Manus include gambe lunghe: codifica autonoma, automazione web, reportistica multimodale, generazione visuale, orchestrazione di app e processi, travel design, analisi business su larga scala… Il tutto orchestrato in modo “pensante”, non disgiunto dai dati e dalle decisioni.
C’è chi loda la potenza e prevede tempi in cui coder e operatori umani saranno sempre più marginali. Altri mettono in guardia: non è (ancora) infallibile, richiede supervisione, e la privacy – dati archiviati in cloud cinese – resta un tema delicato.