Huawei sta preparando una manovra industriale di portata storica: nel 2026 prevede di raddoppiare la produzione del suo chip AI Ascend 910C, passando a circa 600.000 unità, e di aumentare la produzione complessiva della linea Ascend fino a 1,6 milioni di chip. Un salto notevole rispetto ai 200.000 previsti per il 2025, quando la produzione era ostacolata da sanzioni statunitensi e da un rendimento inferiore al 20%.

Il piano di Huawei non si limita alla produzione di chip. L’azienda ha annunciato anche il lancio di nuovi modelli della linea Ascend: il 950 nel 2026, il 960 nel 2027 e il 970 nel 2028. Questi chip saranno integrati in piattaforme di calcolo avanzate, come gli Atlas 950 e 960, progettati per supportare rispettivamente 8.192 e 15.488 chip Ascend, con architettura “supernode” per interconnessioni ad alta velocità.

Questa accelerazione nella produzione e nello sviluppo tecnologico di Huawei arriva in un momento critico, in cui Nvidia ha ridotto significativamente le sue forniture di chip H20 alla Cina. Secondo il CFO di Nvidia, Colette Kress, le previsioni per il terzo trimestre fiscale 2026 non includono spedizioni di chip H20 in Cina. Nel frattempo, il CEO Jensen Huang ha stimato che il mercato cinese dell’AI rappresenti un’opportunità da 50 miliardi di dollari quest’anno, con una crescita prevista del 50% annuo.

Huawei, quindi, sta cercando di colmare il vuoto lasciato da Nvidia, puntando su una produzione interna potenziata e su una strategia di sviluppo tecnologico a lungo termine. Nonostante le sfide, come la necessità di sviluppare software compatibili con i suoi chip e la concorrenza di Nvidia, Huawei sta investendo risorse significative per affermarsi come leader nel settore dei chip AI in Cina.