Il report di Bloomberg, rilanciato da Reuters e altri media, sostiene che Apple avrebbe sospeso (o perlomeno fortemente ridimensionato) lo sviluppo di una versione “leggera e più economica” del suo visore Vision Pro per concentrare risorse sulla linea di smart glasses con AI. Secondo le fonti vicine al dossier, Apple ha spostato personale che lavorava sul visore (codename N100) verso il progetto degli occhiali intelligenti.
I temi chiave dell’articolo Bloomberg / dei report collegati sono questi (e meritano un’analisi critica):
Due modelli in parallelo
Un primo modello (nome in codice “N50”) che si abbinerebbe all’iPhone e non avrebbe uno schermo integrato — dunque funzionerebbe come accessorio “leggero”. Quest’idea appare come una risposta diretta agli smart glass “minimalisti”.
Un secondo modello con display, per competere con il Meta Ray-Ban Display e altre soluzioni con lenti attive. Questo secondo modello era inizialmente stimato per il 2028, ma Apple starebbe accelerandone lo sviluppo.
Funzionalità attese e dipendenza da AI / voce / Siri
Il report parla di un forte affidamento su interazione vocale, AI e una versione potenziata di Siri (attesa per la primavera 2026 come punto di riferimento interno).
Gli occhiali dovrebbero includere microfoni, speaker, fotocamere e possibili sensori (salute, motion, ambiente).
Spostare risorse da un visore “premium” a occhiali più leggeri comporta trade-off chiari:
vantaggio: mercato potenzialmente molto più vasto, accettazione sociale e uso quotidiano più agevole
rischio: sacrificare il posizionamento “wow” del visore, perdere margini hardware elevati, dover competere in un ecosistema dominato da Meta, Google e altri.
In più, Apple non può ignorare la complessità tecnologica: integrare display in uno spazio minimo con efficienza energetica e comfort è una sfida ardua (soprattutto rispetto a un headset). Anche il progetto “Vision Air / N100” non era affatto banale.
Non è certo che Apple “butti via” il progetto Vision Pro: alcune fonti sostengono che potrebbe esserci comunque un “refresh modesto” del visore corrente, ma non la versione ultra-leggera originariamente prevista.
Le tempistiche indicate nei report sono:
Mostrare il modello senza display già nel 2026 (o comunque annunciarlo) ed entrare in commercio nel 2027.
Il modello con display slittato al 2028, ma con sforzo per accelerarne uscita
In termini strategici questa mossa se vera ha senso: il visore full-AR/VR è un mercato di nicchia, costoso e limitato. Gli smart glasses ben riusciti potrebbero essere la porta d’accesso al computing ambientale quotidiano. Ma Apple parte in ritardo rispetto a Meta (Ray-Ban, Oakley) e ha da recuperare su AI, gestione energetica, miniaturizzazione.
Se tu chiedessi “conviene investire ora su Apple dato questo spostamento?”, direi che è una mossa audace, potenzialmente trasformativa, ma carica di execution risk. Vuoi che guardi le reazioni degli analisti finanziari per AAPL su questo cambiamento?