“Scoprire se un negozio è affidabile sarà come chiedere a un amico, ma con meno emozioni e più algoritmi.” Così Google annuncia, con tono quasi amichevole, la sua ultima trovata: recensioni generate da intelligenza artificiale direttamente in Chrome, disponibili per ora solo in inglese e solo su desktop.
L’obiettivo dichiarato è aiutare gli utenti americani a capire dove convenga comprare, ma quello reale è decisamente più profondo. Più che un semplice aggiornamento del browser, si tratta di un’operazione chirurgica per innestare l’AI nelle vene del web. Non più solo risultati di ricerca. Ora Chrome entra a gamba tesa nella shopping experience, puntando dritto al cuore del retail digitale. Un click sull’icona accanto alla barra degli indirizzi e si apre una sintesi: qualità del prodotto, servizio clienti, politica di reso, prezzi. Non serve più cercare tra mille recensioni.
L’algoritmo ha già deciso cosa ti interessa sapere. E chi gliel’ha detto? Un mix di fonti dal pedigree curioso: Bazaarvoice, Trustpilot, ScamAdviser, Reputation.com. Un’accozzaglia di rating engine, piattaforme di feedback e sistemi reputazionali, tutti distillati in un’unica voce sintetica e insindacabile.