Quando Nvidia dichiara che i suoi chip H20 non contengono “back door”, in realtà sta facendo una promessa tanto scontata quanto difficile da digerire per Pechino. La recente convocazione dell’azienda da parte della Cyberspace Administration of China (CAC) segna un altro capitolo della sfida tecnologica e geopolitica più intricata del nostro tempo. Non si tratta solo di un dubbio tecnico, ma di un gioco di potere che coinvolge l’intelligence, il commercio globale e la sovranità digitale. Chi crede che i chip siano semplicemente circuiti e transistor dovrebbe ripensarci: oggi rappresentano i nervi di un sistema nervoso economico e politico globale.