Chiunque abbia avuto la malsana ambizione di mappare l’architettura regolatoria digitale dell’Unione Europea sa che non si tratta di un sentiero, ma di una giungla. Non una bella giungla tropicale con uccelli esotici e alberi monumentali. Piuttosto una di quelle intricate, grigie, fatte di note a piè di pagina, rinvii incrociati e organi consultivi dai nomi più lunghi delle loro competenze effettive. È in questo contesto che arriva il nuovo dataset CEPS curato da J. Scott Marcus e chi scrive, una sorta di machete per orientarsi tra le liane della governance digitale europea. Una mappa, sì, ma che rivela più di quanto voglia rassicurare.