Microsoft fa saltare il banco e sposta GitHub dentro il suo team CoreAI, cancellando di fatto la figura del CEO di GitHub dopo l’uscita di Thomas Dohmke. Un cambio epocale, più profondo di quel che sembra, perché da azienda indipendente dentro l’impero di Redmond, GitHub diventa ora un pezzo di Microsoft tout court. Dopo quasi quattro anni da CEO, Dohmke lascia per tornare a fare quello che gli piace davvero: fondare startup. Niente di male, certo, ma il tempismo è perfetto per un reboot della governance e, soprattutto, della strategia.
Non ci sarà un nuovo CEO, né una nuova squadra a dirigere GitHub in modo separato. Il messaggio è chiaro: l’era dell’autonomia di GitHub è finita. Ora il motore pulsante sarà CoreAI, la nuova macchina da guerra di Microsoft dedicata all’intelligenza artificiale, guidata dall’ex top manager di Meta, Jay Parikh. L’obiettivo è ambizioso e un po’ spaventoso: trasformare Microsoft in una “agent factory”, un’officina di intelligenze artificiali capaci di rivoluzionare il modo in cui il software viene creato, gestito e potenziato. Il futuro è sempre meno codice scritto a mano e sempre più codice generato da macchine intelligenti. Se vi sembra fantascienza, ricordate che Bill Gates pensava a Microsoft come a un esercito di sviluppatori software; Parikh vuole ora un esercito di agenti AI.