Google ha appena fatto un passo audace nella corsa all’AI avanzata con il lancio del Data Commons Model Context Protocol Server, una piattaforma pensata per trasformare i dati pubblici in risorse immediate per sviluppatori, data scientist e agenti AI. La promessa è chiara: dati reali, accessibili tramite linguaggio naturale, pronti a rafforzare la qualità e l’affidabilità dei modelli AI. Non si tratta di un semplice esercizio accademico, ma di un tentativo strategico di ridurre uno dei problemi più ostici dell’AI moderna: le allucinazioni generate da dati web rumorosi e non verificati.