C’è qualcosa di irresistibilmente ironico nel fatto che la prossima grande corsa all’oro dell’intelligenza artificiale non riguardi l’algoritmo più potente o il modello generativo più sofisticato, ma un esercito di umani pagati in criptovalute per fare il lavoro sporco che nessuna AI riesce ancora a gestire. Sahara AI lo ha capito meglio di tutti e il suo DSP, la piattaforma che promette di pagarti in token per etichettare dati, è il manifesto di una verità scomoda: l’intelligenza artificiale non vale niente senza qualcuno che le insegni a distinguere un gatto da una sedia. Chi sogna di guadagnare in crypto senza saper scrivere una riga di codice dovrebbe smettere di cercare lo schema magico e guardare qui.