Quando Google dice che tutto va bene, è il momento di preoccuparsi. Con il tono rassicurante di chi osserva il mondo da una torre di vetro rivestita di dati proprietari, Liz Reid, la nuova regina del motore di ricerca globale, ci informa che il traffico web “è rimasto relativamente stabile”. Traduzione: il mondo digitale sta tremando, ma per ora Google non intende assumersene la colpa.

La dichiarazione arriva dopo settimane in cui i rapporti di realtà ben più terrene Pew Research, The Wall Street Journal, media digitali in crisi raccontano una storia diversa: quella di un ecosistema editoriale in progressivo collasso, minato non solo da ChatGPT e Copilot, ma da una mutazione genetica del search stesso. L’introduzione di AI Overview e AI Mode rappresenta un cambio di paradigma che sta già riscrivendo la grammatica dell’attenzione digitale.