Immaginate un robot che non si limita a eseguire comandi predefiniti ma che pensa, pianifica, cerca informazioni online e persino trasferisce competenze da un agente all’altro. Non è l’incipit di un romanzo cyberpunk, è la promessa di Google DeepMind che questa settimana ha presentato due modelli destinati a far discutere: Gemini Robotics 1.5 e Gemini Robotics-ER 1.5. Li definiscono un passo “fondamentale” verso sistemi capaci di navigare la complessità del mondo fisico con intelligenza e destrezza. Tradotto: robot che non solo muovono le braccia, ma ragionano, deducono e improvvisano.