L’annuncio di Google DeepMind su Genie 3 è l’equivalente di gettare benzina su un fuoco già acceso nella corsa globale all’intelligenza artificiale generale. Altro che innocue simulazioni o giocattoli per sviluppatori. Qui siamo di fronte a qualcosa di strutturalmente diverso, un punto di svolta mascherato da esperimento di laboratorio: un foundation world model capace di generare ambienti 3D interattivi realistici in tempo reale, con memoria temporale, coerenza fisica, ed eventi ambientali modificabili via prompt. Il tutto a partire da una semplice descrizione testuale. Non è un videogioco. Non è un film. È un universo addestrabile e sì, anche un test di resistenza per la nostra sanità mentale digitale.