GPT-5 multimodal medical reasoning: il momento in cui l’AI supera i medici e cambia le regole del gioco
L’industria sanitaria è sempre stata un’arena lenta a cambiare, intrappolata in protocolli, regolamenti e una cultura professionale che misura il progresso in decenni. Poi arriva GPT-5 e, con una nonchalance quasi offensiva, ribalta la tavola del “multimodal medical reasoning” dimostrando di saper integrare immagini radiologiche, dati clinici e sintomi in un filo logico più coerente e più rapido di quello che molti professionisti in carne e ossa riescono a fare. Non parliamo di un assistente che ricorda meglio le linee guida: qui si entra in un territorio pericolosamente interessante, in cui l’intelligenza artificiale in medicina non è più uno strumento di supporto, ma un potenziale decisore primario. Il termine “decision support clinico” suona già obsoleto se il supporto diventa superiore al decisore.