
Quello che sta succedendo con Nvidia in Cina è un manuale vivente di come un mercato strategico possa trasformarsi in un campo minato geopolitico, con tanto di mine messe in posizione sia da Washington che da Pechino. L’H20, nato come versione “legalmente addomesticata” delle GPU per intelligenza artificiale destinate al mercato cinese, doveva essere un compromesso elegante: abbastanza potente da restare competitivo, ma castrato quel tanto che basta per non infrangere i diktat dell’Export Administration Regulations statunitense. Poi qualcuno al Dipartimento del Commercio ha avuto l’idea geniale di monetizzare la compliance, chiedendo un 15 per cento di revenues in cambio della licenza. È come vendere un’auto con il freno a mano tirato e pretendere pure un pedaggio ad ogni chilometro.