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Tag: H20 GPU backdoor

H20 Nvidia e il teatro della diffidenza tecnologica in Cina

Quello che sta succedendo con Nvidia in Cina è un manuale vivente di come un mercato strategico possa trasformarsi in un campo minato geopolitico, con tanto di mine messe in posizione sia da Washington che da Pechino. L’H20, nato come versione “legalmente addomesticata” delle GPU per intelligenza artificiale destinate al mercato cinese, doveva essere un compromesso elegante: abbastanza potente da restare competitivo, ma castrato quel tanto che basta per non infrangere i diktat dell’Export Administration Regulations statunitense. Poi qualcuno al Dipartimento del Commercio ha avuto l’idea geniale di monetizzare la compliance, chiedendo un 15 per cento di revenues in cambio della licenza. È come vendere un’auto con il freno a mano tirato e pretendere pure un pedaggio ad ogni chilometro.

Nvidia sotto tiro: perché il chip senza backdoor non basta più

Non ci sono backdoor. Nessun kill switch. Nessuno spyware. Parola di Nvidia. Lo ha detto forte, chiaro e con tono quasi scandalizzato, come chi si sente accusato ingiustamente da un tribunale internazionale. Il gigante dei semiconduttori ha pubblicato un post sul proprio blog per ribadire che le sue GPU non sono il cavallo di Troia dell’Intelligence americana, né il braccio oscuro di una cyber-cospirazione geopolitica. Il che, detto da chi ha in mano l’infrastruttura AI globale, suona meno come una rassicurazione e più come una dichiarazione politica in piena guerra tecnologica.

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