
Hollywood. 3 giugno 2025. NeueHouse. Palco acceso, riflettori puntati, e il solito circo patinato di CEO, marketer e intrattenitori che recitano la parte dei visionari. Tema: “Il futuro dell’influenza”. Che, detto così, suona già come un epitaffio.
Evan Spiegel, Esi Eggleston Bracey, e i burattinai di Meta, Spotify e Coca-Cola sono pronti a dirci cosa sarà del creator economy, mentre l’intelligenza artificiale spinge fuori scena la carne e ossa con l’eleganza di un algoritmo ben addestrato. Biglietti VIP disponibili, ovviamente. Perché il capitalismo dell’attenzione ha sempre un listino prezzi.