È quasi buffo che sia proprio Eric Schmidt, uno degli architetti del web come lo conosciamo, a dichiarare con candore che “le interfacce utente spariranno”. Poetico e spietatamente logico. Perché se ci pensi, ogni volta che ci troviamo davanti a un pulsante, a un’icona o a un menu, non stiamo interagendo con la tecnologia, ma con il compromesso più primitivo che la tecnologia ci abbia imposto: il vecchio paradigma WIMP, quel Windows, Icons, Menus, Pointers inventato nei laboratori Xerox PARC mezzo secolo fa. Un’eresia dal punto di vista dell’evoluzione naturale dell’interazione uomo-macchina, un fossile che ha resistito solo perché mancava il predatore giusto. Ora quel predatore ha un nome: intelligenza artificiale generativa.