La chiamano “next-gen”. Lo scrivono ovunque. Lo dicono con voce ispirata nelle presentazioni digitali in stile Steve Jobs redivivo in salsa Cantonese. Ma dietro il sipario OLED e la pioggia di parole chiave AI, chip proprietario, guida autonoma L4 c’è una realtà molto più interessante di quanto sembri. No, non si tratta di un clone della Tesla Model 3. E nemmeno del solito “wannabe” elettrico partorito per inseguire la bolla ESG. La nuova XPeng P7 è una dichiarazione di guerra tecnologica. Con il silenziatore, ma ben oliato.

XPeng ha messo il turbo al proprio giocattolo di punta, il P7, infilandoci dentro una cosa che fa tremare Nvidia e, potenzialmente, Elon Musk: un chip proprietario, il Turing. Nome evocativo, potenza tripla rispetto all’ormai “vecchio” Drive Orin X, e soprattutto: made in-house. Questo non è solo un passo avanti tecnico. È un middle finger ben confezionato verso la dipendenza dalle architetture di terzi. È un messaggio chiaro: “non solo possiamo farlo, ma possiamo farlo meglio, da soli”. E in Cina, questa è la vera AI Revolution.