C’è qualcosa di sovversivo nel vedere un’azienda nata per difendere l’email dai predatori del marketing digitale lanciare un’intelligenza artificiale che, a detta loro, non divorerà i nostri dati come un qualsiasi algoritmo affamato di Big Tech. Proton Lumo è l’ultima provocazione di Andy Yen e del suo team, un’arma dichiarata contro quella che chiamano “la transizione verso il capitalismo della sorveglianza”. Parole forti, certo. Ma non sono semplici slogan: dietro c’è un’architettura tecnologica che ribalta lo standard tossico imposto dai giganti dell’AI.