La mobilità intelligente non è più una promessa futuristica, ma una realtà che sta prendendo forma sulle nostre strade, spinta da dati, connettività e intelligenza artificiale. Le auto connesse, i sistemi ADAS, le soluzioni di smart mobility urbana e le sperimentazioni di smart road stanno ridisegnando l’esperienza di guida e l’intero ecosistema della mobilità. Il mercato italiano cresce in modo solido – con un valore che nel 2024 ha raggiunto i 3,3 miliardi di euro – ma a questa accelerazione tecnologica non corrisponde ancora una visione strategica condivisa. È il paradosso della mobilità italiana: mentre i consumatori si aprono (con cautela) alla guida autonoma e le imprese iniziano a integrare l’AI nella gestione delle flotte, molte pubbliche amministrazioni restano ancora “manuali”, incapaci di valorizzare i dati per migliorare i servizi. La ricerca dell’Osservatorio Connected Vehicle & Mobility del Politecnico di Milano offre uno spaccato prezioso su luci e ombre di questa trasformazione.