C’è qualcosa di profondamente ironico — e incredibilmente strategico — nel vedere Taboola, il re degli articoli “Ti potrebbe interessare anche…” in fondo a ogni sito web, diventare improvvisamente il paladino dei contenuti editoriali saccheggiati dall’AI.
Mercoledì, in una mossa che suona tanto come un attacco preventivo quanto un atto di autodifesa, Taboola (NASDAQ:TBLA) ha annunciato il lancio di DeeperDive, un motore di ricerca basato su intelligenza artificiale generativa. Ma attenzione: non si tratta dell’ennesimo clone di ChatGPT travestito da “assistente smart”. DeeperDive ha un compito preciso, chirurgico, politicamente strategico: riportare i publisher al centro della mappa del potere digitale.