Intel, una volta simbolo indiscusso dell’industria dei semiconduttori, si trova oggi in un vicolo cieco, segnato da una riduzione della forza lavoro superiore al 20% rispetto all’anno scorso, come annunciato giovedì. Il nuovo CEO, Tan Lip-bu, ha presentato un piano che suona come una bocciatura implicita del passato: “niente più assegni in bianco”, un manifesto di rigore finanziario che prelude a una trasformazione radicale. Quel colosso che dominava il mercato dei chip per PC e server ha perso terreno, soffocato da scelte gestionali sbagliate e da una strategia che sembrava dimenticare la realtà del mercato.