A – Algoritmo:

Un insieme di istruzioni o regole sequenziali progettate per risolvere un problema o eseguire una specifica attività.

B – Bias:

Deviazione sistematica nei risultati di un modello di intelligenza artificiale dovuta a pregiudizi o disuguaglianze nei dati di addestramento.

C – Cluster Analysis:

Una tecnica di analisi dei dati in cui gli elementi vengono suddivisi in gruppi o “cluster” in base a somiglianze o caratteristiche comuni.

D – Deep Learning:

Una sotto-categoria del machine learning che utilizza reti neurali profonde per apprendere da dati complessi, riconoscere pattern e prendere decisioni avanzate.

E – Ensamble Learning:

Una tecnica in cui più modelli di machine learning vengono combinati per migliorare le prestazioni complessive del sistema.

F – Feature Engineering:

Il processo di selezione o creazione di caratteristiche (features) rilevanti per migliorare le prestazioni di un modello di machine learning.

G – Generative Adversarial Network (GAN):

Un tipo di rete neurale utilizzato per generare dati nuovi, spesso utilizzato nell’arte generativa e nella creazione di contenuti visivi.

H – Hyperparameter:

Un parametro esterno al modello di machine learning che influisce sul processo di addestramento e sulla capacità del modello di generalizzare.

I – Internet of Things (IoT):

La connessione di dispositivi fisici alla rete, consentendo la raccolta e lo scambio di dati in tempo reale.

J – JSON (JavaScript Object Notation):

Un formato di scrittura per lo scambio di dati leggibile dagli esseri umani e facile da interpretare per le macchine.

K – K-Means Clustering:

Un algoritmo di clustering che divide un insieme di dati in gruppi (clusters) basati sulla loro somiglianza.

L – Latent Variable:

Una variabile che non è direttamente osservabile ma è inferita da altre variabili osservabili nel modello.

M – Natural Language Processing (NLP):

Un campo di studio dell’intelligenza artificiale che si occupa dell’interazione tra computer e linguaggio umano, consentendo alle macchine di comprendere, interpretare e generare testo.

N – Neural Network:

Un modello computazionale ispirato alla struttura del cervello umano, utilizzato in deep learning per l’elaborazione di informazioni e la risoluzione di problemi complessi.

O – Overfitting:

Un problema in machine learning in cui un modello si adatta troppo bene ai dati di addestramento, perdendo la sua capacità di generalizzare su nuovi dati.

P – Precision and Recall:

Metriche di valutazione delle prestazioni di un modello, rispettivamente, la precisione misura la percentuale di risultati positivi corretti, mentre il richiamo misura la capacità del modello di identificare tutti i risultati positivi.

Q – Quantum Computing:

Un paradigma di calcolo che sfrutta i principi della meccanica quantistica, consentendo una potenza di calcolo significativamente superiore rispetto ai computer classici.

R – Reinforcement Learning:

Un paradigma di apprendimento automatico in cui un agente impara a compiere azioni in un ambiente per massimizzare una ricompensa.

S – Support Vector Machine (SVM):

Un algoritmo di apprendimento supervisionato utilizzato per la classificazione e la regressione.

T – Transfer Learning:

Una tecnica di machine learning in cui un modello pre-addestrato viene utilizzato come punto di partenza per un nuovo compito, accelerando il processo di addestramento.

U – Unsupervised Learning:

Una categoria di machine learning in cui il modello impara da dati non etichettati, cercando pattern e relazioni senza guida esterna.

V – Validation Set:

Un set di dati utilizzato per valutare le prestazioni di un modello durante il processo di addestramento, ma non per addestrarlo effettivamente.

W – Word Embedding:

Una tecnica di rappresentazione del linguaggio naturale in cui le parole vengono tradotte in vettori numerici, preservando le relazioni semantiche tra di loro.

X – XGBoost:

Una libreria di machine learning basata su algoritmi di boosting, spesso utilizzata per problemi di classificazione e regressione.

Y – Yield Curve Prediction:

Un’applicazione di machine learning nella finanza che prevede l’andamento futuro delle curve dei rendimenti.

Z – Zero-Shot Learning:

Un approccio di machine learning in cui un modello è in grado di affrontare compiti per i quali non è stato esplicitamente addestrato, utilizzando le conoscenze apprese in altre situazioni.


La tua iscrizione non può essere convalidata. Controlla i dati inseriti e riprova.
La tua iscrizione alle newsletter settimanale di Rivista.AI è avvenuta correttamente.

Newsletter Rivista.AI

Iscriviti alla nostra newsletter settimanale per rimanere sempre aggiornato su tutte le ultime news sull’Intelligenza Artificiale.

Utilizziamo Brevo come piattaforma di marketing. Inviando questo modulo, accetti che i dati personali da te forniti vengano trasferiti a Brevo per il trattamento in conformità all’Informativa sulla privacy di Brevo.