Boom degli attacchi cyber con i deepfake. A livello globale, nel 2024, più del 10% delle aziende si è trovata ad affrontare tentativi di frode, riusciti o meno, tramite falsi realizzati con l’Intelligenza Artificiale.Secondo i dati, contenuti nel ‘Risk Report 2024’ di Tinexta Cyber (Gruppo Tinexta), tra i Paesi maggiormente colpiti in generale dagli attacchi informatici ci sono gli Stati Uniti (1.176),sebbene in lieve calo rispetto all’ultimo semestre 2023 (-3,6%). Per quanto riguarda l’Italia, è stata osservata una diminuzione delle vittime (- 14,8%) ma nel nostro Paese grazie ai ransomware sono stati compromessi oltre 15mila gigabyte di dati, di cui 12,6 mila pubblicati nei primi sei mesi dell’anno.
Il settore manifatturiero rimane il più colpito (20%). Secondo Tinexta Cyber entro il 2031 le organizzazioni che si dedicano ad attività di ransomware causeranno in tutto il mondo danni per oltre 265 miliardi di dollari, mentre il numero dei gruppi attivi è aumentato del 40,4%, passando da 52 a 73, suggerendo uno scenario sempre più frammentato e complesso.
Riguardo l’uso dell’Intelligenza Artificiale, la società rileva che è possibile creare facilmente campagne di phishing comprando online il servizio ‘jailbreak’, di sblocco, per manomettere l’AI. Con i deepfake vengono simulati rapimenti virtuali, estorsioni e persino la creazione di pornografia non consensuale: gli hacker creano falsi video o audio che riproducono la voce o le sembianze di colleghi, persone conosciute o addirittura Ceo per convincere le vittime a firmare documenti o a pagare una somma in denaro per evitare la pubblicazione di materiale sensibile.
“In un contesto in cui le minacce cyber si espandono” dichiara Pierguido Iezzi, Strategic Business Development Director di Tinexta Cyber, “è cruciale dare importanza ad un approccio sistemico che rafforzi la continuità operativa, anche in caso di attacco, promuovendo standard comuni di sicurezza lungo tutta la catena del valore. In questo scenario, l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale svolge un ruolo centrale”.
Alla luce di queste preoccupanti tendenze, è evidente che la crescente sofisticazione degli attacchi cyber, in particolare quelli basati su deepfake, richiede un’evoluzione nelle strategie di difesa. La capacità di creare falsi video e audio sempre più realistici rappresenta una minaccia significativa per le aziende e gli individui, rendendo indispensabile un approccio sistemico alla sicurezza informatica.
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