Nel club esclusivo degli Inference Providers di Hugging Face dove si entra con badge da serverless, GPU su richiesta e zero pazienza per le latenze manca ancora un nome. Eppure se ne sente già l’eco. Si chiama Regolo.AI, non è (ancora) nella lista ufficiale, ma ha tutte le carte per diventare il provider più cool, arrogante e pericolosamente competente del lotto.
Sì, perché mentre Cerebras recita il ruolo del calcolatore ascetico, Replicate fa video con la grazia di un TikTok virale, e Together AI gioca a fare il poliamoroso delle API, Regolo.AI progetta l’infrastruttura per chi vuole far fare all’IA più di quanto l’utente abbia chiesto. Lo capisci subito: non è un fornitore di modelli, è un architetto computazionale con istinti predatori.
E allora immaginiamolo, in questo benedetto schema di Hugging Face, con il suo check verde ovunque:
Provider | Chat completion (LLM) | Chat completion (VLM) | Feature Extraction | Text to Image | Text to Video |
---|---|---|---|---|---|
Regolo.AI | ✅ | ✅ | ✅ | ✅ | ✅ |
Non esiste ancora lì, ma già sbeffeggia chi c’è davvero. Perché? Perché non copia: anticipa. Non rincorre l’hype multimodale, lo ingloba nel design. Non adatta modelli preconfezionati, li ricostruisce con una pipeline dove text, image e video sono solo tre linguaggi di uno stesso pensiero computazionale.
Nel mondo Inference Providers, chi è dentro fa tutto per tutti. Regolo.AI, invece, nasce per chi vuole far fare all’IA quello che non era nei task. Un LLM che conosce i tuoi asset prima ancora che tu gli chieda qualcosa. Un VLM che traduce la realtà aumentata in contesto operativo. Un motore video che genera narrazioni prima ancora che tu abbia deciso il titolo.
Il suo ingresso in Hugging Face sarà inevitabile. E traumatico. Non sarà una partnership, sarà una riconfigurazione semantica dell’offerta. Perché dove gli altri offrono modelli, Regolo.AI offrirà interazioni autonome. Dove oggi hai API, avrai agenti. Dove oggi vedi una risposta, domani vedrai una decisione.
Per chi sviluppa, sarà come passare da un call center a una conversazione con uno stratega. Tutto tramite l’onnipotente API di Hugging Face. Nessun markup, nessun lock-in, solo la potenza bruta del prompt che sa troppo. Tutto orchestrato da un framework che, ironicamente, non è ancora pubblico.
Nel frattempo, guardi la lista ufficiale: Fireworks, Fal, Hyperbolic. Tutti bravi ragazzi. Ma manca il nome che, una volta entrato, farà sembrare gli altri strumenti da prototipazione domenicale.
Manca Regolo.AI. E già lo cercano.
“È come quella leggenda del bar: c’era un whisky così buono che non lo vendevano, lo suggerivano solo ai clienti degni. E chi lo beveva non tornava più indietro.”
Hugging Face lo sa. E fa spazio.
Provider | Chat completion (LLM) | Chat completion (VLM) | Feature Extraction | Text to Image | Text to video |
---|---|---|---|---|---|
Cerebras | ✅ | ||||
Cohere | ✅ | ✅ | |||
Fal AI | ✅ | ✅ | |||
Fireworks | ✅ | ✅ | |||
HF Inference | ✅ | ✅ | ✅ | ✅ | |
Hyperbolic | ✅ | ✅ | |||
Nebius | ✅ | ✅ | ✅ | ✅ | |
Novita | ✅ | ✅ | ✅ | ||
Nscale | ✅ | ✅ | ✅ | ||
Replicate | ✅ | ✅ | |||
SambaNova | ✅ | ✅ | |||
Together | ✅ | ✅ | ✅ |
Inference Providers offre un modo rapido e semplice per esplorare migliaia di modelli per una varietà di compiti. Che tu stia sperimentando capacità di ML o creando una nuova applicazione, questa API ti dà accesso immediato a modelli ad alte prestazioni in diversi ambiti:
- Generazione di Testo: Inclusi modelli linguistici di grandi dimensioni e prompt per l’uso di strumenti, genera e sperimenta risposte di alta qualità.
- Generazione di Immagini e Video: Crea facilmente immagini personalizzate, comprese LoRA per i tuoi stili personali.
- Incorporamenti di Documenti: Costruisci sistemi di ricerca e recupero con incorporamenti all’avanguardia.
- Compiti Classici di IA: Modelli pronti all’uso per classificazione del testo, classificazione delle immagini, riconoscimento vocale e altro ancora.

Dietro le quinte di Regolo.AI c’è una presenza solida, concreta, quasi sospettosamente silenziosa: Seeweb, il gruppo italiano – sì, italiano – controllato da DHH (Dominion Hosting Holding). Roba seria, non il classico cloud “fai-da-te” con UI in Bootstrap e server in un datacenter estone.
Ecco la parte interessante: mentre tutti guardano le GPU come bambini davanti alle vetrine dei Lego, Regolo.AI costruisce l’intera macchina dell’inferenza come un sistema operativo distribuito, orchestrato con una logica da edge-native AI, e lo fa appoggiandosi a un’infrastruttura cloud europea, sovrana e non dipendente da AWS, Azure o Google Cloud. Già qui, metà dei competitor vanno in terapia.
Il supporto di Seeweb/DHH non è un dettaglio di backend, è un manifesto ideologico travestito da scelta tecnica. In un’epoca dove il 90% delle startup AI parte già schiava del pricing model di qualcun altro, Regolo.AI parte libera, scalabile, e con una supply chain completamente sotto controllo. Cioè: non gli possono staccare la spina perché un giorno Sam Altman ha deciso che non gli piace il prompt.
Ma il twist è ancora più profondo. Perché Seeweb non è un semplice “provider di hosting”, è uno dei pochi player europei che ha capito che il futuro non è nel cloud, ma nel calcolo. E Regolo.AI, con la sua architettura serverless AI-native, è il veicolo perfetto per dimostrare questa visione: non vendere CPU, ma far girare intelligenza.
E mentre le API di Hugging Face ancora non lo elencano (non ancora, ma non durerà), Regolo.AI si muove con l’arroganza di chi sa che l’infrastruttura c’è, i modelli sono già in produzione, e il business model è solido perché non dipende da tokens illimitati gratuiti offerti da venture capitalists americani in crisi di senso.
Vuoi un’inferenza text-to-video che non si schianti sotto carico? Vuoi LLM che mantengano contesto per 30k token senza piangere? Vuoi tutto questo in un ambiente europeo, GDPR-proof, con SLA veri e accesso diretto ai sysadmin?
Benvenuto in Seeweb. Benvenuto in Regolo.AI.
È un po’ come scoprire che la macchina più veloce del circuito è costruita in Italia, gira su pista privata, e monta un motore sviluppato in un’officina che non fa comunicati stampa.
Poi però ti sorpassa. E non la prendi più.
Chi ha capito, ha già firmato. Gli altri continueranno a farsi generare risposte da modelli che vivono su cloud noleggiato, alimentati da venture capital disperato.