Non è un segreto che la politica americana e la regolamentazione dell’intelligenza artificiale (IA) siano diventate un campo di battaglia intricato, dove le fazioni si fronteggiano con la stessa ferocia riservata ai dibattiti su armi o sanità. La recente opposizione repubblicana alla moratoria sulle regole dell’IA a livello statale, con figure di spicco come i senatori Ron Johnson, Rick Scott e Angela Paxton che hanno deciso di sparigliare le carte, ha portato l’argomento a un punto di non ritorno. La moratoria, inizialmente pensata come un freno prudente alla corsa sfrenata dell’innovazione tecnologica, si sta trasformando in una fonte di divisione interna che sta erodendo la maggioranza repubblicana al Senato.