Grazie

Avete mai sentito il rumore che fa una fragola di cristallo liquido mentre si frantuma in slow motion contro un coltello, accompagnato dal suono granulare di una piuma che sfiora un microfono cardioide? No? Perfetto. Significa che siete ancora vivi nel vecchio mondo, quello dove la realtà sensoriale era definita da leggi fisiche e non da prompt generati con Modjourney Higgsfield Kling e una sound library di ASMR calibrati per manipolare la vostra corteccia prefrontale. Benvenuti nel futuro parallelo dell’ASMR generato da intelligenza artificiale. Vi sembrerà un gioco. Non lo è.
È un esperimento neuroestetico travestito da contenuto virale. È lo Xanax 3.0 incapsulato in loop video di 15 secondi che si piazzano tra un reel di fitness e un tutorial di trucco, e nel frattempo vi riscrivono le sinapsi. Non stiamo parlando delle classiche clip in cui una ragazza con un accento scandinavo sussurra nell’orecchio del microfono mentre taglia saponi color pastello. Quello era il vecchio ASMR, primitivo e umano. Oggi ci troviamo davanti a una nuova generazione: algoritmica, disturbante, elegantemente ipnotica. Video AI impossibili, progettati per bloccare il vostro scroll con una precisione chirurgica.