C’era una volta Arc, l’adorabile eccesso nerd con l’ambizione di reinventare il browser. Sidebar, cartelle animate, icone fluttuanti come se la navigazione web fosse un esperimento di Bauhaus digitale. Poi qualcuno ha fatto due conti, guardato i numeri di adozione e ha detto: “troppo strano”. Così, The Browser Company è passata da “ridisegnare il web” a Dia, un’app che, almeno all’apparenza, sembra Chrome in giacca e cravatta. Ma sotto il cofano, è una macchina infernale di intelligenza artificiale che ti osserva, ti capisce e, potenzialmente, ti anticipa.
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Nel mese di ottobre, Josh Miller, CEO di The Browser Company, aveva accennato all’imminente arrivo di un prodotto incentrato sull’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di rivoluzionare l’esperienza di navigazione. Il 2025 vedrà finalmente il lancio di Dia, un nuovo browser web che mira a semplificare le attività quotidiane su Internet utilizzando strumenti AI avanzati. Questo nuovo strumento non si propone solo di essere un altro browser, ma di trasformare profondamente il modo in cui interagiamo con il web, integrando funzionalità intelligenti che vanno oltre la semplice navigazione.