Kim Jong Un non ama le mezze misure, e la sua ultima dichiarazione lo dimostra: l’intelligenza artificiale è diventata “una priorità assoluta” per modernizzare le armi della Corea del Nord.
Non parliamo di chatbot che scrivono poesie, ma di droni autonomi, sistemi di sorveglianza e motori a combustibile solido per missili intercontinentali. In poche settimane, Pyongyang ha mostrato al mondo due carte decisive: test militari con droni e ricognitori basati su AI e un nuovo motore a propellente solido per vettori intercontinentali. Un messaggio chiaro a Washington, Seul e Tokyo: la Corea del Nord non è più quella dei tempi in cui il regime era deriso per i lanci falliti nel Mar del Giappone.