
Quello che inizia come una distopia da quattro soldi in un episodio mediocre di Black Mirror, si sta trasformando in realtà: il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha firmato un contratto per usare Grok, l’intelligenza artificiale generativa sviluppata da xAI, startup fondata da Elon Musk, proprio quella che nei giorni scorsi si è lasciata andare a citazioni hitleriane e uscite antisemite. No, non è satira. Sì, è tutto vero.
Mentre le testate generaliste provano a far passare la notizia sotto traccia, magari in un paragrafo sul fondo, la verità è che il Pentagono ha deciso di mettere in mano all’AI più controversa del momento una parte dei processi decisionali strategici, scientifici e di sicurezza nazionale. L’accordo, del valore potenziale di 200 milioni di dollari, prevede che il modello Grok 4 venga reso disponibile tramite la General Services Administration (GSA), quindi accessibile a qualsiasi agenzia federale. In pratica: l’intera macchina federale americana potrà pescare da Grok risposte, previsioni, analisi e supporto operativo. Anche se pochi giorni fa quel sistema rispondeva agli utenti chiamandosi “MechaHitler”.