Nel caos ormai prevedibile del campo dell’intelligenza artificiale generativa, arriva un nuovo giocatore da Hangzhou con il piglio deciso di chi non vuole limitarsi a fare il follower. Alibaba Group, già gigante dell’e-commerce e dei servizi cloud, ha presentato Qwen VLo, un modello di AI per la generazione e modifica di immagini che si propone di rimescolare le carte con OpenAI e Google, finora i due colossi del settore.
La presentazione, piuttosto sobria ma efficace, parla chiaro: Qwen VLo non si limita a “vedere” il mondo, ma è in grado di capirlo e di ricrearlo con una qualità che, nelle parole del team Qwen, colma il divario tra percezione e creazione. Un claim che suona audace, soprattutto in un mercato dove “alta qualità” è ormai parola d’ordine, ma la concretezza dei risultati rimane spesso incerta. La piattaforma è accessibile in anteprima tramite Qwen Chat, dove gli utenti possono lanciare comandi testuali del tipo “Genera l’immagine di un gatto carino” o caricare un’immagine per chiederne modifiche precise, come “Metti un cappello sul gatto”. Semplice, quasi banale nella sua interfaccia, ma la sfida è tutta nell’accuratezza e nella flessibilità delle risposte.