Intelligenza Artificiale, Innovazione e Trasformazione Digitale

Tag: WAIC 2025

La Cina ora guida l’intelligenza artificiale globale: 1509 modelli e il sogno (programmato) di dominare l’algoritmo

L’ho sentito dire recentemente dal Prof. Luciano Floridi poche settimane fa in AI e Parlamento: “Sono 10 anni che la Cina investe in AI e noi ce ne siamo accorti con Deepseek”.

Quando una conferenza sull’intelligenza artificiale ospitata a Shanghai produce più dati e segnali strategici di una consultazione geopolitica delle Nazioni Unite, conviene prestare attenzione. Il World Artificial Intelligence Conference (WAIC) ha appena sancito un dato che sembra una semplice statistica ma in realtà è un grido di guerra algoritmica: la Cina è ormai casa di 1.509 modelli di intelligenza artificiale, pari a oltre il 40 per cento del totale mondiale. Siamo davanti a un’espansione non lineare, accelerata dalla logica del moltiplicatore digitale. Non si tratta solo di numeri, ma del segnale inequivocabile che Pechino non sta rincorrendo l’Occidente: lo sta sorpassando, a colpi di modelli open source, computing domestico e alleanze da supermarket digitale.

AI Cinese, una guerra a colpi di Reti Neuronali e Pixel: Tencent e SenseTime rilanciano al WAIC 2025

Il teatro non poteva essere più adatto: Shanghai, World Artificial Intelligence Conference, 27 luglio 2025. Lì, nel cuore della propaganda tecnologica cinese, dove il metaverso è ancora un’ipotesi e i modelli generativi sono già una religione di Stato, Tencent e SenseTime hanno sfoderato i nuovi ferri del mestiere. Non è solo una gara di chip e GPU, è una dichiarazione d’intenti strategica, geopolitica e industriale. La keyword è chiara: AI generativa. Le correlate si chiamano modelli multimodali e ambienti 3D. Ma sarebbe miope leggerla solo in chiave semantica. Qui si parla di potere.

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