Se ti avessero raccontato, qualche anno fa, che milioni di persone si sarebbero messe in fila per farsi scannerizzare l’iride da un globo metallico in cambio di qualche spicciolo virtuale, probabilmente avresti pensato a un episodio di Black Mirror. E invece no. Benvenuto nel presente, dove la realtà fa impallidire la distopia: Worldcoin, la criptovaluta fondata da Sam Altman, è ufficialmente sbarcata negli Stati Uniti, armata di orbs, wallet, ID biometrici, accordi con Visa e sogni messianici di universal basic income post-AI. E se non ti sembra abbastanza inquietante, aspetta che arrivino gli “orb mini”, portatili come uno smartphone e, presumibilmente, altrettanto ubiqui.

Worldcoin è, per sua stessa dichiarazione, un sistema per “ristabilire la fiducia nell’era dell’AGI”. Traduzione: distinguere gli esseri umani dagli algoritmi generativi in un mondo dove l’identità digitale è fluida, falsificabile, manipolabile. Per farlo, Tools for Humanity – la startup fondata nel 2019 da Altman, Alex Blania e Max Novendstern – ha costruito un sistema basato su World ID, una sorta di passaporto digitale biometrico certificato tramite scansione dell’iride, registrato su una blockchain Ethereum-native chiamata World Chain. In cambio, ricevi token WLD, con la promessa di usarli in un’economia futura più giusta, inclusiva e… completamente controllata.