Garfield.ai non è un cartone animato, ma potrebbe rivoluzionare il mondo legale. la SRA l’ente regolatore dei solicitor in Inghilterra e Galles ha appena autorizzato Garfield.Law Ltd come primo studio legale interamente guidato da AI, specializzato nel recupero crediti tramite small claims court fino a £10.000. Nessun fiction, nessun gatto pigro: siamo di fronte a un landmark regolatorio, con il CEO Philip Young in testa e l’approvazione ufficiale della Solicitors Regulation Authority.

Di cosa stiamo parlando? garfield.ai è un litigation assistant che svolge un processo legale end-to-end: analisi delle fatture e contratti, verifica di solvibilità tramite Companies House, generazione di lettere amichevoli o “letter before action”, compilazione dei claim form, gestione di eventuali default o risposte, e perfino preparazione per il processo, esclusa l’orale. Operazioni intervallate da checkpoint in cui il cliente deve approvare ogni step e con revisione obbligatoria di un solicitor regolamentato per evitare “AI hallucinations”. Nulla di autonomo, niente “avvocati fantasma”: l’AI guida, ma la responsabilità resta umana.

La spinta innovativa nasce da un’esigenza reale. Young racconta che l’idea gli è venuta quando suo cognato, un idraulico, faticava a recuperare piccoli crediti non pagati. Un problema comune a molte PMI: perdite inestimabili, tempo sprecato, bilanci messi a dura prova. garfield.ai mira a superare questa lacuna offrendo legalità a basso costo e alta velocità. la fase iniziale è già promettente: lettere da £2 nella versione “polite chaser”, fino a processi completi guidati passo dopo passo.

Ma perché la SRA ha aperto la strada a questo modello? il comunicato ufficiale spiega che ha visionato processi interni, controlli qualità, protezione dati, conflitti d’interesse, coperture assicurative, procedure di monitoraggio in fase iniziale e supervisione continua . L’obiettivo: preservare la fiducia del pubblico, assicurare gli standard professionali e proteggere i consumatori, senza frenare l’innovazione . Paul Philip, CEO della SRA, ha definito l’autorizzazione un momento storico per i servizi legali.

Garfield.ai si configura quindi come studio legale AI-first, non come esperimento: licenziata come regulated entity dalla legge, con SRA ID 8010904, garfield.ai ha pieno riconoscimento statutario. Sì, dietro c’è un solicitor umano: Philip Young, con 25 anni come avvocato city e co-fondatore dello studio Cooke, Young & Keidan.

Ma è davvero una rivoluzione? dipende da come la vedi. alcuni esperti, come Artificial Lawyer, invitano alla prudenza: avvocati online, chatbot, piattaforme doc review esistono da anni (pensa a DoNotPay), ma garfield.ai alza la posta: “primo studio legale interamente AI-regulated”. Il vero salto è l’autorizzazione formale della SRA e l’impiego regolamentato dell’AI. Non un gioco, ma una sperimentazione regolatoria strutturata.

Perché ora? la risposta è duplice: da lato mercato, per colmare un gap enorme nelle PMI; da lato regolatori, per testare una tecnologia potenzialmente dirompente salvaguardando la protezione del cliente. Rimuovere l’ostacolo umano – costo, tempo e accessibilità – significa avvicinare migliaia di imprese alla giustizia. per la SRA, innovazione sì, ma “con cautele rigorose”. una partita che segnerà il futuro della professione legale nel mondo.

Le implicazioni? l’accesso alla giustizia è solo l’inizio. se garfield.ai si dimostrerà efficace, con costi contenuti e elevata affidabilità regolatoria, è plausibile l’estensione ad ambiti più complessi: contrattualistica, compliance, contenzioso più strutturato. Gli ostacoli da superare restano cervelli normativi, gestione responsabilità professionale, privacy e soprattutto fiducia. senza dimenticare che l’AI non cita giurisprudenza in autonomia eventualità ad alto rischio, secondo la SRA .

Resta da osservare cosa succederà qui, a Milano o Roma: un AI-solicitor nella City è stata una scommessa visionaria; altrove, la burocrazia potrebbe frenare. in UK la sperimentazione regolatoria è stata rapida e pragmatica un modello per altri Paesi? Se le tecnologie dimostrano consumi brevi e scarsa complessità normativa, la risposta può essere sì. ma solo se regole chiare e cultura legale evoluta fanno da sfondo.

Garfield.ai è un esempio di regulatory sandbox attiva: tecnologia avanzata, trasparenza, responsabilità umana integrata. sta a noi capire se il gatto (senza odiare il lunedì, si spera) è davvero il futuro del diritto.