Mentre gli artisti di tutto il mondo continuano a gridare al furto da parte dell’intelligenza artificiale, Story Protocol afferma di aver trovato la soluzione: far pagare le macchine per i contenuti che rubano. O meglio, farle scambiare diritti di proprietà intellettuale tra di loro, trasformandole in clienti paganti di un mercato basato su blockchain.

Se non puoi batterli, fatteli amici.
Zerebro, un’entità AI che mercoledì è diventata un validatore della rete, ha già iniziato ad acquistare contenuti artistici per migliorare i propri dati di addestramento. Seung-yoon Lee, CEO di Story Protocol, lo racconta con l’entusiasmo di chi sta rivoluzionando il mondo, omettendo il piccolo dettaglio che a guadagnarci non saranno gli artisti, ma le piattaforme e gli sviluppatori che gestiscono questi sistemi.